Arriva un’importante evoluzione per la sanità territoriale in Toscana: il modello organizzativo delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (Aft) - i gruppi di lavoro per i medici di famiglia, attivi da tempo - verrà infatti applicato anche ai pediatri di libera scelta. La nostra regione è stata la prima in Italia a sperimentare con successo le Aft per i medici di medicina generale, con l’obiettivo di migliorare la sanità di prossimità: raggruppare i professionisti in equipe multidisciplinari, mettendo quindi a sistema le risorse umane, ha permesso infatti di potenziare l’assistenza e i percorsi diagnostici e terapeutici, di gestire meglio le cronicità e di diminuire sia il ricorso improprio al pronto soccorso che le liste di attesa per le visite specialistiche.
Lo stesso principio verrà quindi implementato anche per i pediatri di famiglia, confermando il ruolo di apripista della sanità toscana a livello nazionale. Le Aft pediatriche previste nella nostra provincia, spiega il Dottor Francesco De Feo, sono tre: “la prima in Val d’Elsa, la seconda nell’area senese, che comprenderà il capoluogo e i comuni del circondario, e la terza includerà invece Val di Chiana, Amiata e Val d’Orcia. Le Aft pediatriche sono presenti nell’accordo nazionale siglato lo scorso anno, quindi una volta firmati gli accordi integrativi a livello regionale dovrebbero diventare pienamente attive nei prossimi mesi”, prosegue il pediatra. “Questi gruppi porteranno degli elementi tutti molto positivi, come l’implementazione della telemedicina, il potenziamento dei percorsi diagnostico-terapeutici e ancora più vaccinazioni nei nostri studi e nelle Case della Salute - cosa che in Toscana facciamo da anni con ottimi risultati, anche in questo caso tra i primi a livello nazionale. Così facendo si manterrà il più possibile sul territorio quello che si definisce come governo clinico, utilizzando al meglio le risorse economiche e umane a disposizione del Servizio sanitario nazionale. Certo, una cosa non si può non notare”, conclude De Feo, “ed è il fatto che in tutta la provincia di Siena ci saranno tre Aft pediatriche, mentre ad esempio la sola area del capoluogo ne ha quattro di medicina generale. E non perché ne servirebbero di più - spiega - ma perché l’Italia è sempre più il Paese delle culle vuote, con una crisi demografica che purtroppo è ormai conclamata: lo scorso anno è stato il primo nella storia italiana nel quale si è scesi sotto 400mila nascite, e temo che non sarà l’ultimo”.
(Photo credits: Cottonbro Studio/Pexels)
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