L’analisi dell’organizzazione internazionale

Ocse: i medici italiani sono tra i meno pagati

Secondo i dati più recenti dell’Ocse, organizzazione specializzata in studi e analisi economiche a livello europeo, i medici italiani sono tra i meno pagati in Europa e nel mondo. Si tratta di un fenomeno già in atto da tempo e quindi solo ribadito dall’analisi fatta sui dati relativi al 2020, che utilizza come valuta standard il dollaro e tiene conto del potere d’acquisto di ogni salario nei singoli paesi.
Lo stipendio medio annuale di un medico italiano è infatti di poco superiore ai 110mila dollari annui lordi: una cifra che in sé e per sé non è certo irrilevante, ma che impallidisce in confronto a quella dei colleghi dei Paesi Bassi (190mila dollari), della Germania (187mila), del Regno Unito (155mila) o del Belgio (140mila). Il confronto non migliora se si prendono in esame paesi extraeuropei come il Cile (136mila dollari l’anno) o la Corea del Sud (195mila), mentre peggio dell’Italia, in termini di compensi medi per i medici, fanno in Europa ben pochi paesi, come ad esempio l’Ungheria (68mila), la Grecia (60mila) o la Polonia (46mila).
Questa situazione, purtroppo, aggrava ulteriormente alcuni problemi con i quali il Servizio Sanitario deve fare i conti da tempo. Il primo è la mancanza di risorse umane, con corsi di specializzazione e reparti che vengono disertati dai professionisti di domani perché prospettano un futuro di bassi stipendi e cattiva qualità della vita. Il secondo è quella “fuga dei cervelli” che porta sempre più giovani medici, formati a spese della collettività italiana, a trasferirsi in quei paesi esteri dove gli stipendi appaiono loro più adeguati al valore della loro professionalità. Un terzo problema è poi la pressione fiscale italiana, che essendo tra le più alte d’Europa, incide pesantemente sullo stipendio netto di tutti i lavoratori. Infine, c’è da considerare che l’Italia non riesce ad essere altrettanto attrattiva degli altri paesi nei confronti di medici stranieri e non riesce a competere per portarli ad esercitare sul suolo nazionale: deve pertanto contare solo sul suo capitale umano, con tutti i limiti che l’analisi Ocse evidenzia.

 

(Photo credits: Micheile dot com/Unsplash)

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