Come e perché i vaccini ci aiuteranno a passare un inverno sicuro

Quarta dose e vaccino antinfluenzale, serve prevenire

Lo scorso marzo il governo ha posto fine allo stato di emergenza pandemica: un evento eccezionale durato più di due anni, e che ha messo a dura prova la tenuta di tutto il Sistema Sanitario Nazionale. Il periodo estivo ci ha poi garantito dieci settimane di calo dei casi, ma da più di un mese questo trend si è invertito. La scorsa settimana, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, le infezioni sono cresciute del 59% rispetto alla fine di settembre, facendo dell’Italia uno dei Paesi europei dove questa tendenza è più marcata. E ancora, sempre l’ISS ha sottolineato sia che l’età mediana alla diagnosi è di 51 anni che il fatto che il tasso di letalità della malattia è più alto rispetto alla media europea, a causa dell’età relativamente più alta della popolazione italiana. L’inverno che sta arrivando, inoltre, sarà il primo dove le limitazioni emergenziali e le misure di prevenzione alle quali eravamo abituati non saranno più attive: in questo scenario, quindi, sia il richiamo “booster” del vaccino per il Covid-19 che il vaccino antinfluenzale assumono una grande importanza.
La cosiddetta “quarta dose”, infatti, non solo aumenta di molto la probabilità di non sviluppare casi severi di Covid, facendola passare dal 69% a quasi l’83%, ma può anche prevenire del tutto l’infezione in ben il 43% dei casi. Se al “booster” si aggiunge però anche il vaccino antinfluenzale, allora si può evitare che l’arrivo di una delle due malattie (anche in forma lieve) possa rendere vulnerabile il nostro organismo alle altre, complicando il quadro e potenzialmente generando di nuovo quel sovraccarico degli ospedali che ha avuto luogo nelle fasi peggiori della pandemia. Prevenire, insomma, è la parola d’ordine per evitare un altro inverno difficile, particolarmente per le persone più in là con gli anni.
Da questo punto di vista la nostra regione è senz’altro ben preparata: la somministrazione di vaccini aggiornati alla variante Omicron, che è dominante in Italia, è già cominciata come quarta dose per tutti i cittadini sopra i 12 anni che abbiano fatto la terza da almeno quattro mesi, e il vaccino antinfluenzale è gratuito per i soggetti fragili e per chi ha più di 60 anni. Inoltre, grazie alla collaborazione e alla disponibilità dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, la somministrazione dei vaccini non solo è già cominciata nelle RSA, ma sarà disponibile a tutti a partire da domani, 14 ottobre: dopo essersi consultati con il proprio medico di famiglia o pediatra di riferimento si potranno quindi prenotare e ricevere entrambi i vaccini, anche in una volta sola. Non è però importante solo fare il vaccino, ma anche farlo il prima possibile, perché se lo si riceve adesso ci si potrà garantire il massimo della protezione proprio per quei mesi nei quali si prevede il picco dei casi di influenza.

 

(Photo credits: Mufid Majnun/Unsplash)

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