La campagna vaccinale e i medici di medicina generale

Il ruolo strategico dei medici di famiglia nelle vaccinazioni

Quando si pensa al lavoro quotidiano dei medici di famiglia spesso ci si ferma a quello che succede quando l’ambulatorio è aperto, tra visite, consulti, certificazioni e prescrizioni. Ma questa è solo una parte del tutto, visto che ognuno di questi professionisti deve anche svolgere consulti telefonici e visite a domicilio e nelle Rsa. In più, a partire dal 2017 e per primi in Italia, i medici di famiglia della Toscana si sono anche assunti l’impegno di eseguire nei propri ambulatori tutte le vaccinazioni previste dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale: una lista alla quale si è poi aggiunto anche il vaccino per il Covid 19, e che diventa così una parte importante del carico di lavoro di ogni medico di famiglia, anche nel nostro territorio.
Per quanto riguarda la Casa della Salute di Fontebecci, ad esempio, le vaccinazioni svolte nel 2022 sono state 8.122: 4.107 per l’influenza, 69 per lo pneumococco, 183 per l’Herpes Zoster e 3.753 per il Covid-19, a cui vanno aggiunte anche 61 dosi di vaccino contro tetano, difterite e pertosse. Questi dati inoltre non includono tutte le vaccinazioni svolte a domicilio o nelle Rsa di Siena, e il totale è quindi più alto. L’incidenza delle vaccinazioni sul carico di lavoro complessivo ha portato i medici di famiglia attivi presso Fontebecci a lavorare non di rado anche nei giorni festivi: numeri altrettanto alti sono stati inoltre registrati anche per la Aft 8 - che comprende Chiusi, Chianciano Terme, Cetona, San Casciano e Sarteano - con 6.700 inoculazioni da metà ottobre a oggi, e per la Casa della Salute di Montepulciano, dove sono state somministrate 5.975 dosi di vaccini nel 2022, di cui 4.436 dal 6 ottobre ad oggi.
Il ruolo dei medici di famiglia nelle vaccinazioni rende la loro attività strategica per il raggiungimento dei cosiddetti Livelli Essenziali di Assistenza, ovvero le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale deve fornire a tutti i cittadini: sono infatti presenti in modo capillare sul territorio e possono raggiungere un numero molto più alto di cittadini rispetto alle aziende sanitarie, aiutando a raggiungere i tassi di copertura ottimali. Inoltre, a differenza di Asl e ospedali, gli studi dei medici di medicina generale non hanno mai visto interrompersi le loro normali attività: hanno sempre funzionato a pieno regime e senza mai chiudere, fornendo la loro partecipazione attiva in tutte le fasi di ogni vaccinazione, dalla promozione al monitoraggio, e danno ai cittadini un servizio aggiuntivo importante per la loro salute con un dispendio minimo di tempo e risorse per i loro pazienti.

 

(Photo credits: Steven Cornfield/Unsplash)

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