760mila le dosi somministrate finora: c’è tempo fino a gennaio
Sono decisamente incoraggianti i dati della campagna antinfluenzale in Toscana: a due mesi dall’inizio quasi 760mila cittadini (il 12% in più sul 2023) hanno deciso di vaccinarsi contro l’influenza, che quest’anno sta creando qualche problema proprio tra le fasce più giovani della popolazione. Ma come mai questi dati sono così importanti per la nostra regione e la sua sanità pubblica?
Qualche dato di contesto: su 3,6 milioni di toscani il 26% circa (poco oltre 900mila) è ultrasessantacinquenne, ovvero persone che non di rado soffrono di patologie croniche o sono comunque da considerarsi fragili. Per queste persone anche una “semplice” influenza può creare complicazioni importanti, affaticando l’organismo e portando a complicazioni potenzialmente anche serie. Ecco perché la crescita dei vaccinati rispetto al 2023 è così importante: 760mila persone sono quasi il 22% di tutti cittadini toscani, e più persone si vaccinano e meno probabile sarà per un soggetto a rischio contrarre il virus. Inoltre – e non è un dato secondario – ogni vaccinazione è anche un modo per ottimizzare il funzionamento del sistema sanitario, perché non ci saranno tutte quelle complicazioni che potrebbero portare a prestazioni sanitarie evitabili.
I dati diffusi finora ci dicono inoltre che anche quest’anno senza i medici di famiglia l’intera campagna vaccinale non sarebbe mai decollata: oltre l’80% di tutte le dosi somministrate sono passate per gli ambulatori dei medici di famiglia toscani (641mila), mentre le rimanenti sono state eseguite da pediatri di libera scelta (69mila), dai servizi di igiene e sanità pubblica delle Asl (26 mila) e dalle farmacie (10mila circa). E questo nonostante il fatto che le forniture di vaccini antinfuenzali – che sono di competenza delle Asl – siano spesso andate a singhiozzo, costringendo i cittadini a viaggi a vuoto negli studi dei propri medici e la Regione ad acquistare altre 920mila dosi tramite la sua centrale acquisti.
In conclusione la campagna antinfluenzale 2024 sembra essere un successo, ma l’obiettivo ultimo è e deve rimanere il raggiungimento del 75% di copertura fra i fragili, che è indicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come soglia minima per garantire l’immunità di gregge. Per questo motivo è importante che tutti gli over 65 e i portatori di patologie gravi, croniche od oncologiche si vaccinino prima possibile: ci sarà tempo per farlo fino al 15 gennaio.
(Photo credits: Matteo Fusco/Unsplash)