FINO A 15 MILIONI DI ITALIANI POTREBBERO RIMANERE PRIVI DI ASSISTENZA
Secondo una recente analisi Istat i medici italiani sono i più anziani d’Europa: nel 2021 il 55,2% di loro aveva più di 55 anni, a fronte del 44,5% in Francia, del 44,1% in Germania e del 32,7% in Spagna. Di conseguenza da qui al 2025 fino a 40mila professionisti andranno in pensione, con pesanti conseguenze su tutto il Sistema sanitario nazionale. Uno dei settori più colpiti è quello della medicina generale: il mancato ricambio generazionale ha già lasciato privi di un medico di riferimento 4 milioni di cittadini e nei prossimi cinque anni potrebbero diventare addirittura 15 milioni, visto che ben 10mila di questi professionisti non verranno sostituiti una volta andati in pensione.
Tutto questo in un Paese dove i medici di famiglia sono molto meno numerosi che nel resto d’Europa: in Italia sono 68,1 ogni 100mila abitanti, in Germania 72,8 e ben 96,6 in Francia, e questo perché negli ultimi dieci anni il loro numero si è ridotto del 20% (dagli oltre 45mila del 2012 ai 40.250 del 2022). Di conseguenza è aumentato il carico di lavoro per ogni medico. Ciascuno di loro in media oggi segue oltre 1.200 pazienti e il 42,1% ne ha più di 1.500, il limite massimo fissato dalla normativa. Sempre meno medici di famiglia devono quindi seguire sempre più pazienti pur di non lasciare nessuno privo di un contatto diretto con la sanità pubblica sul proprio territorio, e quindi possono dedicare sempre meno tempo a ogni paziente la cui situazione non è assolutamente prioritaria, anche a causa di un carico burocratico sempre più intollerabile.
I dati dipingono una situazione davvero grave: una situazione che spesso porta i giovani neolaureati a scegliere altre strade per il loro futuro, e i cittadini a pensare sempre più spesso che il medico di famiglia sia sempre meno utile, visto che può dedicare a ogni paziente meno tempo di una volta. Ma è davvero così? La figura del medico di medicina generale è davvero inutile oggi in Italia? Una risposta – anche se indiretta – arriva dalla provincia di Padova, dove un centro di sanità privata ha cominciato a offrire un servizio di “medico di famiglia” privato: 50 Euro a visita per un consulto su appuntamento, ed eventuali prescrizioni che andranno comunque validate dal proprio medico curante. La carenza di medici di famiglia riguarda soprattutto alcune regioni del Nord Italia, e non a caso questo servizio è nato proprio lì: se la figura del medico di famiglia fosse così inutile, davvero un’azienda privata avrebbe investito risorse per offrire un servizio alternativo a quello offerto dal Sistema sanitario nazionale? Negli ultimi dieci anni, infine, la spesa sanitaria sostenuta direttamente dai cittadini è cresciuta fino ad arrivare a 40 miliardi di Euro, circa un terzo di quella pubblica: il segnale che arriva da Padova indica chiaramente che senza un numero adeguato di medici di famiglia questa somma è destinata ad aumentare.
(Photo credits: RDNE Stock Project/Pexels)