Fascicolo sanitario elettronico, nuova versione in arrivo

Come questa innovazione può aiutare la sanità pubblica

Uno dei problemi più comuni della burocrazia italiana è la mancata condivisione delle informazioni: nonostante il fatto che i dati necessari per il funzionamento della macchina pubblica siano spesso digitalizzati, infatti, i sistemi non comunicano fra loro, non permettendo quindi di condividere le informazioni tra soggetti diversi. Un problema che ha afflitto per lungo tempo anche la sanità, che però presto potrebbe diventare un ricordo grazie alla nuova versione del fascicolo sanitario elettronico. Ma cosa permetterà di fare in concreto?
Innanzitutto la nuova piattaforma permetterà a ognuno di noi di accedere a dati come referti, verbali di pronto soccorso, prescrizioni di farmaci, cartelle cliniche e vaccinazioni, oltre a poter pagare il ticket, scegliere e revocare un medico e prenotare esami: tutte informazioni che, riunite insieme, riducono di molto il rischio di indagini diagnostiche inappropriate o non necessarie. Le prescrizioni dei farmaci saranno fra l’altro visibili in tutta Europa, e così non verrà compromessa l’aderenza terapeutica nel caso in cui un cittadino si trovi all’estero. Un altro aspetto non secondario è anche la possibilità di ricerca per parola chiave, in modo ad esempio da poter confrontare nel tempo tutti i valori di un singolo esame senza doverli cercare uno a uno. Una possibilità, questa, che permetterà sia al medico di famiglia che a specialisti e personale ospedaliero di avere “a colpo d’occhio” una fotografia fedele del quadro clinico di un paziente, e che renderà molto più improbabili eventuali errori di comunicazione, oltre a poter fare la differenza in casi di emergenza. Questa parte del sistema sarà completamente attiva su tutto il territorio nazionale entro il 2024 e verrà rafforzata e completata entro il 2025 con il cosiddetto Ecosistema dei Dati Sanitari, ovvero un sistema che metterà in un unico “pacchetto” interoperabile tutti i dati sanitari raccolti dalle regioni finora, in modo che non vi siano parti della storia clinica dei cittadini che non siano immediatamente visibili e consultabili.
Il nuovo e migliorato fascicolo sanitario elettronico sarà quindi un’innovazione molto importante per la sanità pubblica, e non solo per medici e operatori sanitari: a differenza delle “passate” digitalizzazioni – come ad esempio l’uso dei computer per sostituire gli archivi dei medici di famiglia – non coinvolgerà infatti solo i professionisti, ma anche i cittadini. A breve tutti noi avremo quindi la possibilità di avere sott’occhio la nostra storia clinica e i risultati dei nostri esami, tra le altre cose, semplicemente identificandosi tramite Spid, e di prenotare esami e visite senza doversi spostare. Forse non una rivoluzione in senso stretto, quindi, ma sicuramente un miglioramento importante sia per i cittadini che per i professionisti sanitari, che potranno finalmente fare affidamento su un sistema davvero interoperabile e il più possibile completo.

(Photo credits: Angelo_Giordano/Pixabay)

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