LA SANITÀ TERRITORIALE FRA IERI, OGGI E DOMANI
Recentemente il Dottor Andrea Burresi, dopo quasi quarant’anni di professione tra Monteriggioni e Siena, ha deciso di andare in pensione: una carriera passata a fianco dei suoi pazienti giorno dopo giorno, sia negli ambulatori che come coordinatore della locale Aggregazione Funzionale Territoriale o AFT (una forma organizzativa dei medici di medicina generale che ha portato grossi vantaggi ai cittadini). Il racconto di questi quattro decenni in camice è paradigmatico dei cambiamenti che hanno attraversato la sanità, e possono aiutare a capire anche quale dovrà essere il futuro di una medicina di territorio efficace.
Dopo essersi laureato nel 1985 ed essersi convenzionato poco dopo il Dottor Burresi ha preso servizio a Monteriggioni: “a quel tempo”, ricorda, “le associazioni dei sindaci chiedevano ambulatori in ogni frazione, quindi per un certo periodo ne ho avuti addirittura sei. Tutto un altro mondo rispetto ad oggi: il medico al quale subentrai aveva un archivio cartaceo, che spesso non veniva aggiornato perché non ce n’era il tempo, vista tutta la gente in sala d’attesa. Già allora si capiva che senza l’informatica non c’era futuro e infatti presi un computer portatile, facendomi guardare un po’ come un marziano ma dandomi finalmente modo di avere un archivio aggiornato con tutti i dati dei miei pazienti”. Da allora il cambiamento più rilevante è stato il lavoro di gruppo dei medici di famiglia, nato e cresciuto con le AFT: “è stato un modo per fare rete fra noi medici, in modo da garantire ai pazienti di tutti un servizio costante e sempre adeguato ai bisogni di salute”. E da lì la formula si è evoluta nella sua forma attuale, con i Centri Medici e le Case della Salute gestiti tramite la Cooperativa Medici 2000. Il motivo, secondo il Dottor Burresi, è evidente: “senza una squadra di supporto, specialmente nella medicina di gruppo, non si può più lavorare, perché senza un valido gruppo di colleghi, infermieri e personale di supporto la burocrazia prende il sopravvento, non si riesce a dedicare il proprio tempo a fare il medico e la qualità del nostro lavoro ne risente”.
Proprio per questo il Dottor Burresi ha voluto salutare chi ha condiviso parte dei suoi anni di servizio con un messaggio inequivocabile: “in questi anni ho avuto modo di conoscere ed apprezzare tante persone (medici, collaboratori di studio ed infermieri) che mi hanno permesso di crescere come professionista e come uomo. Credo di aver dato un mio piccolo contributo – anche come Coordinatore di AFT – allo sviluppo di quello che a Siena era centro medico prima e ora è Casa della Salute. Ho però un piccolo consiglio per tutti, ma in particolare per i più giovani, sia già inseriti che quelli che verranno: per affrontare le prossime sfide dalla Medicina Generale serviranno unità e collaborazione, quindi uscite dai vostri studi e parlate fra voi. E soprattutto ricordatevi che avete a disposizione (parafrasando il titolo di un film di Virzì) il miglior “Capitale Umano” fondamentale per il buon andamento della Casa della Salute, ovvero eccezionali infermieri, validi collaboratori di studio e prezioso personale della Cooperativa. Saranno loro a permettervi di essere i medici migliori che potrete essere, quindi tenetene sempre di conto. Buon lavoro e a presto”, conclude.