SEMPLIFICAZIONE, UN PROCESSO VITALE PER I PAZIENTI

ELIMINARE LA BUROCRAZIA PER UN RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE SANO

Uno dei problemi più grandi con cui medici di famiglia e pazienti devono oggi fare i conti è la burocrazia. Può sembrare paradossale ai tempi delle e-mail e della digitalizzazione imperante, ma è proprio il continuo obbligo di creare montagne di carta a creare più danni alla relazione tra medico e paziente: una relazione che ha bisogno di tempo per l’anamnesi, per il dialogo e per una corretta valutazione clinica, in modo da tutelare al meglio la salute dei cittadini. Ma da dove viene questo continuo e costante bisogno di richieste, di certificati, insomma di “carte”? Spesso, purtroppo, dalle stesse strutture pubbliche: ospedali e medici specialisti infatti tendono a delegare ai medici di famiglia compiti non loro, quando non responsabilità non loro.
Sempre più di frequente, infatti, quando un cittadino si rivolge a una struttura pubblica per una visita specialistica e c’è bisogno di fare ulteriori esami lo specialista rimanda il paziente dal suo medico di famiglia, pur sapendo (e spesso scrivendo) cosa è necessario fare. Questo, però, crea due ordini di problemi, sia per il cittadino che per il suo medico. Il cittadino deve infatti fare anche più volte la spola fra ospedale e ambulatorio, mentre il suo medico si trova davanti a delle richieste di esami – magari invasivi o rischiosi per il paziente – che non ha deciso lui, ma per i quali è responsabile in tutto e per tutto, sia che li prescriva sia che decida di procedere in altro modo. Ma facendo un esempio ben più semplice, a un cittadino al quale sono stati applicati dei punti in pronto soccorso viene tranquillamente chiesto di andare dal suo medico di famiglia, farsi fare la richiesta per toglierli e solo allora tornare nella struttura per procedere: una palese ed evitabile perdita di tempo, di energia e di risorse per tutti.
Questo stato di cose sta gravemente appesantendo l’efficienza del Sistema sanitario nazionale e rendendo sempre più difficile la vita dei cittadini, per non parlare delle risorse (economiche e non) che costringe a impiegare in attività improduttive. E dato che uno dei problemi più grandi della sanità pubblica è proprio la cronica mancanza di risorse, eliminare la burocrazia a tutti i livelli porterebbe a un grande miglioramento della qualità della vita per i cittadini e a un’efficienza molto maggiore del Sistema sanitario. Partendo proprio dai medici di famiglia, che da tempo chiedono di ridurre in maniera sistematica la produzione di certificati e richieste inutili per restituire tempo vitale al rapporto con i loro pazienti, che è una condizione essenziale per garantire una tutela efficace della salute dei cittadini.

(Photo credits: Cottonbro Studio/Pexels)

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