ASL E MEDICI DI BASE INSIEME PER LA SANITÀ DI INIZIATIVA A POGGIBONSI
Quando si pensa al rapporto tra medico di medicina generale e cittadini di solito si ha l’immagine di quella che viene definita la “medicina d’attesa”: il medico è a disposizione dei cittadini presso il suo studio, in attesa di riceverli per intervenire sui loro problemi e venire incontro alle loro necessità. Esiste però anche quella che è definita come “sanità d’iniziativa”, che vede i medici di medicina generale attivamente impegnati a coinvolgere i cittadini in attività di prevenzione primaria e secondaria, come screening o iniziative specifiche per promuovere il benessere con comportamenti e stili di vita sani. Uno dei più recenti esempi di questo tipo di attività sul nostro territorio è il progetto “Sanità in cammino”, appena nato a Poggibonsi: ne parliamo con la sua ideatrice, la Dottoressa Anna Bartali.
“Il progetto è nato come somma di due attività. La prima la facevo da anni nel mio ambulatorio, ovvero tenevo un registro delle passeggiate dei miei pazienti per avere un riscontro della loro attività fisica. La seconda ha previsto di organizzare, insieme alle infermiere dell’Asl che si occupano della sanità di iniziativa per Poggibonsi Giusy Mortellini e Imola Pratelli, alcune passeggiate settimanali che coinvolgessero i pazienti di più medici. I colleghi sono stati d’accordo e hanno appoggiato l’idea, e la Asl ha dato il suo benestare. Abbiamo quindi cominciato la scorsa settimana”, prosegue Bartali, “e dopo la passeggiata diamo un ristoro adeguato all’attività ma anche la possibilità di fare una scheda di lavoro per i partecipanti che vogliono continuare con regolarità, partecipare in coppia o a gruppi e così via. Finora i risultati sono stati molto incoraggianti, e vogliamo continuare”.
Il ruolo dell’attività fisica è senz’altro primario per la prevenzione cardiovascolare e la salute in generale, a tutte le età, ma i vantaggi non si limitano a questo: “è anche – sottolinea Bartali – un’occasione per rompere la routine e l’inerzia di tutti i giorni. Ci sono vantaggi indubbi per l’apparato cardiovascolare e per quello respiratorio, oltre ad un miglioramento dell’ossigenazione e della tonicità dell’organismo in generale. Inoltre l’iniziativa va nella direzione dell’incoraggiamento all’aggregazione tra le persone, cercando nel suo piccolo di combattere così la solitudine che nella terza età ma non solo, può diventare un motivo di sofferenza e di ostacolo ad una buona qualità di vita. E’ anche per questo che i percorsi che abbiamo progettato sono per tutti, sia per chi cammina più piano che per chi è abituato ad un passo svelto, e che diamo ai partecipanti le registrazioni cartacee mensili che possono portare al loro medico di famiglia per integrarle nel loro stato di salute. Quello che vogliamo fare è non solo fare una passeggiata, ma anche abituare più persone possibile a prendere l’abitudine a farne, creando una consuetudine positiva e salutare. Ingenerare l’abitudine è tutto, e fare gruppo aiuta a superare l’inerzia.”