VACCINAZIONE COVID, PERCHÉ È ANCORA IMPORTANTEIN

FORTE AUMENTO CASI E RICOVERI: A RISCHIO GLI ANZIANI

Siamo lontani dai tempi più bui della pandemia, ma solo a novembre i contagi da Covid-19 sono raddoppiati e sono aumentati molto anche i ricoveri. Va detto che a differenza del passato il virus è un pericolo sostanzialmente per chi ha più di 60 anni e i cittadini fragili, ma oggi la vaccinazione sembra essere una priorità per sempre meno cittadini, con conseguenze pesanti per la collettività e per il Sistema sanitario nazionale.

Innanzitutto i dati, forniti dal Ministero della Salute e dalla Fondazione Gimbe: nella prima settimana di novembre i casi registrati sono stati 26.955 mentre un mese dopo sono stati 59.498. Una crescita preoccupante, che va vista alla luce del fatto che ci sono moltissimi positivi asintomatici e che non c’è più obbligo di isolamento, quindi vengono fatti pochissimi tamponi e il numero reale di casi è con ogni probabilità maggiore. Nello stesso periodo di tempo, poi, i ricoveri per Covid sono passati da meno di 4mila a oltre 6mila, e questo implica non solo una spesa evitabile per il Sistema sanitario nazionale ma anche una maggiore possibilità che il quadro clinico dei singoli si aggravi. E nel frattempo la copertura vaccinale degli over 60 è ferma al 6% a livello nazionale, con solo cinque regioni (tra le quali la Toscana) in doppia cifra. Il risultato finale di questa situazione è che vengono esposti a rischi seri i cittadini più avanti con gli anni, dato che il tasso di mortalità medio è di 4 per milione di abitanti ma cresce visibilmente con l’età, fino ad arrivare a 26 per la fascia 80-89 anni.

Va detto che anche da questo punto di vista il nostro territorio è virtuoso: la Toscana ha il primato sia per la copertura vaccinale degli over 60 (13,8%) che degli over 80 (17%) e la provincia di Siena è prima assoluta a livello nazionale per la copertura degli ultraottantenni, con il 20%. Un risultato raggiunto innanzitutto grazie alla partecipazione attiva della rete dei medici di medicina generale alla campagna vaccinale, che ha anche permesso ai cittadini di vaccinarsi in una sola seduta sia contro l’influenza che contro il Covid. Ma anche se non si può parlare di una “nuova ondata”, una bassa copertura vaccinale mette seriamente a rischio i cittadini più anziani e costringe la sanità pubblica a impiegare risorse umane e finanziarie in ricoveri evitabili, mentre le dosi di vaccino acquistate non vengono usate. Uno spreco doppio, quindi, i cui costi finiranno inevitabilmente in capo alla collettività.

(Photo credits: Ivàn Diaz/Unsplash)

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