INFLUENZA, EMERGENZA VACCINO: MANCA IN METÀ REGIONI. SILVESTRO SCOTTI DELLA FIMMG “FINITE DOSI DELLA PRIMA FORNITURA”
Più della metà delle regioni fanno sapere che i medici di famiglia sono rimasti senza dosi di vaccino antinfluenzale. La denuncia arriva da Silvestro Scotti, segretario della Fimmg, la federazione dei medici di medicina generali, ma l’allarme è condiviso da gran parte degli addetti ai lavori. “Non capiamo se il problema è legato alle forniture frazionate nel tempo ma le dosi affidate in prima battuta sono già state consumate e ora si è creata una pausa”. Questa la dichiarazione di Scotti. La campagna vaccinale – ha spiegato – è partita all’inizio di ottobre, con un mese di anticipo rispetto agli anni passati, “per avere più tempo, perché in condizione pandemica non si potevano fare sedute vaccinali con tante persone in sala di attesa”.
Il tempo che si era guadagnato a ottobre “si rischia però di perderlo ora – avverte il segretario della Fimmg – in Lombardia e in Sicilia, ad esempio, stanno arrivando ad ogni medico 30 dosi di vaccino alla settimana, ma 30 dosi ci mettiamo un giorno a farle”. La situazione di carenza vaccinale “sta creando in alcune regioni situazioni di conflittualita’ tra paziente e medico”, che è costretto suo malgrado a discriminare tra gli aventi diritto.